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Sabato e Domenica Chiuso
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L’epilazione con il laser ad Alessandrite è una delle tecniche utilizzate per l’eliminazione dei peli superflui. Ciò che la differenzia da altre tecniche è il fatto che è molto mirata, ovvero seleziona accuratamente la melanina del pelo, senza creare danni al tessuto circostante. L’epilazione laser ad Alessandrite, in pratica, è molto più efficace e sicura e non provoca bruciore durante e dopo la seduta. Con la corretta impostazione del macchinario, è possibile trattare più fototipi cutanei, tenendo in considerazione il fatto che solitamente i risultati migliori si ottengono soprattutto con una pelle chiara (fototipo basso) e pelo scuro. Dato che il trattamento è indolore, è più semplice trattare zone più estese in modo rapido.
Il laser a Alessandrite può colpire solo i bulbi piliferi che si trovano in fase di crescita attiva (anagen), quando cioè è presente molta melanina al loro interno e il fusto del pelo è saldamente connesso. L’impulso, in questo modo, va a mirare la melanina, distribuendosi nel follicolo pilifero, senza danneggiare l’epidermide.
In pratica, una parte dell’energia del raggio laser è assorbita dal pigmento del pelo, l’altra penetra nel derma, in modo tale che le cellule responsabili della crescita del pelo vengano danneggiate irreversibilmente e eliminate dall’organismo.
L’epilazione con laser ad Alessandrite dovrebbe essere praticata con una cadenza mensile oppure alla ricomparsa del pelo. Sono necessarie più sedute, di solite dalle 4 a 8 volte, per l’eliminazione definitiva dei peli su una zona.
L’ideale sarebbe iniziare il trattamento in inverno per essere pronti per l’estate.
Non tutti i peli si trovano contemporaneamente nella loro fase di crescita attiva, pertanto la loro eliminazione definitiva può avvenire solo gradualmente.
Durante il trattamento con laser ad Alessandrite bisogna evitare metodi di depilazione che prevedono l’asportazione del bulbo, come la ceretta, per non eliminare il bersaglio principale del raggio laser. Da preferire, a casa, metodi di depilazione come la lametta due/tre giorni prima di ogni seduta, per rendere più visibili quelli in fase anagen (crescita attiva).
Inoltre, sempre durante il trattamento, si sconsiglia l’utilizzo di scrub, peeling oppure guanto di crine, decolorazioni, l’uso di profumi a base alcolica e le lampade UV, oltre all’esposizione al sole.
Tuttavia, in generale, le sedute sono molto rapide, anche se la zona da trattare è estesa.
Il laser a Alessandrite può essere utilizzato anche per rimuovere le macchie scure e le lesioni vascolari.
Per macchie scure si intendono quelle legate al naturale processo di invecchiamento cutaneo, oppure ai danni dell’esposizione solare, ai disturbi ormonali, malattie sistemiche ed endocrine e all’assunzione di alcuni farmaci. Dato che questa tipologia di laser è molto selettiva, è in grado di distruggere la melanina senza provocare danni ai tessuti circostanti.
Solitamente per l’attenuazione delle macchie sono necessarie 2-3 sedute a distanza di 3 settimane; durante il trattamento è necessario evitare l’esposizione al sole.
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